Velista dell' anno

news del 08.02.2019

Il 15 febbraio è l’ultimo giorno utile per far in modo che i candidati della nostra zona, che concorrono per il titolo di ‘Velista dell’anno’ passino il turno della prima selezione. Passano i primi 50 su 100 candidati.

Votate e fate votare a favore degli atleti della nostra zona che sono suddivisi nelle categorie Young e Velisti, il voto può essere dato anche per le categorie: Progettisti e barche. Si possono esprimere 3 preferenze.

Questo è l’elenco (in ordine alfabetico e con i voti in tempo reale al 07/02) degli atleti, barche e progettisti della XIII Zona.

Si vota dal link: http://velistadellanno.giornaledellavela.com/i-candidati/

Categoria: Young

Albano Carolina (356 voti)

La triestina dagli occhi di ghiaccio classe 1998 è stata una delle migliori azzurre della classe Laser del 2018. Ha qualificato l’Italia per le olimpiadi di Tokyo 2020, ma non solo: ha centrato il bronzo europeo under 21 e l’argento mondiale sempre negli Under, chiudendo un anno da incorniciare che la proietta nel 2019 con grande fiducia, a caccia delle più grandi della classe Laser. E' portacolori del circolo Reale Yacht Canottieri Savoia di Napoli.

Raggio Ottavia/Germani Jana (287 voti)

Una coppia ben assortita: Ottavia Raggio (classe 1995) e Jana Germani (1999) alla prima settimana insieme sul 49er FX, hanno subito vinto il titolo italiano di classe e sognano di staccare il biglietto per Tokyo 2020.

Categoria: Velisti

Benussi Furio/Benussi Gabriele (36 voti)

Il nome Benussi è un pezzo di storia della vela triestina e di quella italiana in generale. Con il maxi 86 Spirit of Portopiccolo per due anni di fila hanno vinto la Portopiccolo Maxi Race, il Trofeo Bernetti, la Barcolana e il Venice Hospitality Challenge.

Bolzan Alberto (23 voti)

Ha terminato al terzo posto con Team Brunel la sua seconda Volvo Ocean Race dopo l’esperienza con Team Alvimedica nell’edizione 2016-2017. Con Brunel ha vinto le difficilissime tappe 7 (da Auckland in Nuova Zelanda a Itajai in Brasile via Capo Horn) e la 9 da Newport (USA) a Cardiff (Galles). E’ uno dei velisti italiani più completi in assoluto, spaziando dai monotipi alla vela oceanica e passando dall’altura a rating e dai maxi yachts. Tra le altre cose ha vinto un bronzo al mondiale Melges 32 e la Barcolana con Spirit of Portopiccolo.

Clapcich Francesca (516 voti)

Triestina, classe 1988, con un passato importante nelle classi olimpiche con la partecipazione alle olimpiadi di Londra con il Laser e a quelle di Rio sul 49fx; un fisico “prepotente” e un carattere caparbio per essere ingaggiata su Turn the Tide on Plastic, uno degli equipaggi della Volvo Ocean Race 2018. Ha preso parte alla quasi totalità delle tappe, confermandosi un elemento importante dell’equipaggio che ha chiuso il giro del mondo in sesta posizione.

Noè Gianfranco (86 voti)

Una gran bella doppietta per il timoniere triestino del J/70 Calvi Network, che nel 2018 ha vinto il titolo tricolore e ha trionfato nel circuito nazionale del monotipo più diffuso d’Italia.

Pelaschier Mauro (20 voti)

Il velista più famoso d’Italia è tornato a far parlare di sé. Ma non attraverso risultati sportivi, bensì grazie al giro d’Italia a vela (a bordo di uno sloop in legno del 1966 Crivizza), da Trieste a Genova, compiuto in dodici tappe per sensibilizzare la gente sul tema della salvaguardia del nostro mare. Che bel testimonial!

Vascotto Vasco (38 voti)

Diciamoci la verità: non vediamo l’ora di vedere Vasco Vascotto, 25 titoli mondiali conquistati tra altura e monotipi, in azione su Luna Rossa come tattico alla prossima Coppa America. Ma il triestino (o meglio, muggiano) classe 1969 ha già fatto vedere di che pasta è fatto portando alla vittoria il TP52 Luna Rossa in due tappe del circuito 2018 (Zadar e Valencia). A bordo di Cannonball, il Maxi 72 di Dario Ferrari, ha vinto la Rolex Capri Sailing Week ed è arrivato secondo al mondiale a Porto Cervo.

Categoria: barche

Spirit of Porto Piccolo (9 voti)

Quando vinci la Barcolana per due anni di fila, a Trieste ci manca poco che ti facciano un monumento. Ad alzare il coefficiente di difficoltà, nell’edizione 2018 della classica giuliana lo sfidante di Spirit of Portopiccolo era una barca ben più lunga, il 100 piedi (CQS Tempus Fugit).

Categoria: Progettista

Matteo Polli (12 voti)

Le barche da lui progettate o ottimizzate, nel 2018, hanno fatto incetta di titoli. A cominciare dalla vittoria del Campionato Italiano open ORC con l’Italia 9.98 Sugar. Ha “messo le mani” anche su Kuka 3, il Cookson 50 di Franco Niggeler che ha vinto la RORC Transatlantic Race e sullo Swan 651 Lunz am Meer di Marietta Strasoldo, vincitore della Swan Cup.

Il Comitato